CORRUZIONE E PECULATO, IN MANETTE IL COMANDANTE DELLA PM DI PROCIDA

Il capitano della Compagnia di Ischia Andrea Centrella
Il capitano della Compagnia di Ischia Andrea Centrella

ISCHIA (c.s.) –  22 gennaio 2016, isola di Procida (Na),  Napoli ed Avellino, militari compagnia di Ischia, coadiuvati in fase esecutiva da Nucleo Investigativo Napoli, compagnia Napoli – Vomero ed Avellino, notificavano ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal gip del tribunale di Napoli, su richiesta locale procura, a carico dei sottonotati indagati, in quanto indiziati, a vario titolo, del reato di peculato, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, abuso d’ufficio, falsità materiale ed ideologica commessa dal p.u., violenza privata:

  1. Trotta Giuseppe Antonio, attuale comandante della polizia municipale del comune di Procida;
  2. Costagliola Di Polidoro Maria Grazia;
  3. Coppola Ciro, già titolare di stabilimento balneare in Procida.

Indagati nr. 1 e 2 venivano sottoposti agli arresti domiciliari, il nr. 3 al divieto di dimora nel comune di Procida.

Misura scaturisce da attività indagine, sviluppata dal dipendente Nucleo Operativo, che consentiva di accertare in capo al comandante della polizia municipale di Procida, in concorso con la propria segretaria:

–         l’illecita appropriazione dei diritti di segreteria destinati al consorzio di gestione dell’area marina protetta denominata “Regno di Nettuno”;

–         l’omessa segnalazione all’a.g. di abusi edili perpetrati in Procida (Na) dall’esercente di uno stabilimento balneare, reato compiuto in concorso con lo stesso, in cambio dell’assunzione di loro famigliari e/o amici;

–         la falsa attestazione alla procura generale di abbattimenti di opere edili abusive, di fatto mai eseguiti, e per i quali l’a.g. aveva delegato la polizia municipale di Procida;

–         la gestione clientelare delle contravvenzioni elevate dalla polizia municipale di quel comune, emettendo preavvisi di infrazione, che non davano luogo a verbali di contestazione nel caso i destinatari fossero persone amiche e/o parenti degli indagati;

–         la redazione di atti di polizia giudiziaria riportanti fatti non veritieri, e l’irrogazione di sanzioni disciplinari basate su condotte non realmente accertate, per punire il personale della polizia municipale che aveva fornito informazioni utili alle indagini.

Termine formalità di rito, destinatari venivano sottoposti rispettive misure cautelari. A.g. mandante informata da Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Ischia che procede.

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