25 NOVEMBRE, FLASH MOB AL SOCCORSO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

12247166_10206275991913768_8922168964740997563_ndi Lujan Albano

foto della prof. Mariarosaria Cerbone

FORIO – Ogni 25 novembre, come ben sappiamo, ricorre la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Quest’anno l’Istituto Nautico, l’Ipia e il turistico hanno organizzato un bellissimo flash mob tra striscioni, palloncini e scarpe rosse depositate armoniosamente sui gradini della chiesa del Soccorso. Accompagnato da musica, aforismi e brani in lingua inglese l’evento ha visto un’ampia partecipazione. Ad aprire la mattinata gli allievi Sara Iacono e Vincenzo Impagliazzo che, con il brano “And then you kissed me” dei The Cardigans, hanno emozionato tutta la piazza. A seguire gli alunni dell’Ipia, che hanno presentato degli aforismi sul tema. Infine il turistico che, portando un testo in inglese, si è esibito egregiamente trasmettendo emozioni e sensazioni molto forti. Successivamente, Salvatore Iacono e Antonio Di Meglio, entrambi alunni del Nautico, che con il brano “Imagine” di John Lennon, hanno chiuso l’evento con una nota di riflessione. Quello della violenza sulle donne è un tema che negli ultimi anni – fortunatamente – si trova sempre più al centro di dibattiti politici. Forse si può pensare che la violenza di genere sia legata solo ed esclusivamente allo stupro di un corpo fragile, privo di difese, ma non è così. Non dimentichiamoci, infatti, che esiste anche la violenza psicologica.

12301686_10206276027674662_2512887941857316956_nCome chiamiamo quel meccanismo che scatta nell’uomo manifestatosi durante o dopo una relazione in cui “la colpa” è sempre e solo della donna? Colpe fondate sul semplice fatto che la donna, dopo essere stata lasciata, voglia rifarsi una vita. Subire anni di molestie psicologiche non è un reato? Non è condannabile? Cos’è per voi l’umiliazione? Cos’è per voi il disprezzo? La verità è che, forse, per alcuni uomini siamo solo delle povere vittime. La società, per fortuna, va avanti e oggi sono presenti centri d’accoglienza per le vittime di violenza, ma il primo passo è denunciare l’accaduto in modo da non temere ripercussioni: non abbiate paura di affrontare un essere umano fatto di carne ed ossa come voi. “1522” è il numero verde per richiedere aiuto in casi di violenza di genere: divulgarlo è il primo passo per risolvere il problema.

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