CUCINA, AL ‘TELESE’ SI RISCOPRE LA TRADIZIONE CON PEPPE BARRA

IMG_2561testo e foto di Lujan Albano

ISCHIA – Il progetto “Arte Cultura Isole di Fronte” è stato inaugurato questa mattina presso l’Istituto Professionale di Stato “Vincenzo Telese” di Ischia. Ospite d’eccezione Peppe Barra, attore e cantante napoletano di primissimo livello. Accolto calorosamente dagli alunni della scuola, alle ore 10.00 si è dato il via alla divertentissima gara del tipico coniglio ischitano. Gli alunni sono stati divisi in due gruppi: quello con Barra per la realizzazione del coniglio alla procidana, e quello con il professore Nicola Elia per la creazione del coniglio all’ischitana. Una gara di sapori accompagnata da risate e divertimento che ha reso la competizione sana e ha permesso agli alunni di imparare l’arte culinaria del posto.

Giunta l’ora di pranzo, dalla cucina alla sala, i commensali attendevano i piatti tanto desiderati. Il pasto ha avuto inizio con i bucatini al sugo di coniglio e successivamente coi mazzanelli procidani; si è poi passati al coniglio all’ischitana e infine a quello procidano. La giornata si è conclusa con la vittoria di Procida ma soprattutto, come ha spiegato il coordinatore dell’evento, il professore Cantarella, “Oggi ha vinto il confronto, la collaborazione, la convivenza, il desiderio di cose perdute nel tempo. La voglia di vivere di passato per tracciare il futuro affinché non si commettano errori. Ringrazio infinitamente Peppe Barra e gli allievi del Telese”. Peppe Barra ama molto stare tra i ragazzi e trasmettere il suo sapere, a tal proposito si è prestato per un’intervista.

IMG_23Tra coniglio all’ischitana e coniglio alla procidana quale sceglierebbe?

“Innanzitutto dovete sapere che prima mangiare il coniglio era un privilegio. Tra Ischia e Procida? Amo le tradizioni ischitane, ma per me vince Procida.”

Cosa ne pensa di questa iniziativa, del portare avanti le tradizioni?

“Le radici di un popolo vanno studiate e amate. Bisogna avere più rispetto per il passato. La cucina, poi, è storia! I ragazzi che studiano devono imparare che la cucina è grande cultura.”

Siamo ormai giunti al termine di questa giornata, vuole dirci cos’è stato per lei insegnare le tradizioni procidane ai ragazzi?

 “Io ho sempre insegnato, ma il pubblico non lo sa. Insegno da quando avevo diciotto anni. Incontro allievi e mi piace quando poi mi dicono ‘maestro, come ci siamo trovati bene con lei!’.”

Precedente TRASPORTI A ISCHIA: QUALCHE AUTOBUS IN PIÙ E TANTO FUMO NEGLI OCCHI Successivo FOTOGRAFIA E VOLONTARIATO, AVVIATO IL PROGETTO "TANTI PER TUTTI"