ISCHIA – Questa mattina una nostra lettrice, Mena, ci ha contattati per segnalarci il modo in cui la compagnia Medmar abbia costretto lei e il suo cane a restare fuori dalle sale riservate ai passeggeri. Mena, per far salire a bordo Panico, il suo fidato amico a quattro zampe, ha dovuto sborsare ben quattro euro. Nonostante questo ‘salasso’, alcuni membri dell’equipaggio della ‘Benito Buono’ hanno costretto la ragazza, come detto, a stare fuori, benché all’esterno della nave non vi fossero posti. Se ciò non bastasse, bisogna considerare che la proverbiale canicola agostana di certo non agevola la permanenza fuori dalle sale passeggeri. “Non c’è una zona ricovero per gli animali da affezione e sinceramente non lego il mio cane fuori da solo”, denuncia Mena nel suo messaggio. “Intanto cerco di stare dentro col cane e di evitarne il maltrattamento tenendolo al sole – conclude la nostra lettrice – tra rumori assordanti e miasmi insopportabili date le perfette condizioni delle ‘canne fumarie’ di questa fantastica nave”. Che dire, la Medmar prima pretende quattro euro per far salire a bordo un cane e poi obbliga padrone e animale ad affrontare il viaggio in condizioni francamente allucinanti. Urge un’inversione di tendenza: non è tollerabile che nel 2015 le cronache debbano ancora dar conto di questi atteggiamenti superficiali e fortemente lesivi dei sacrosanti diritti degli animali. (fra.cas.)